TEXAS, U.S.A. - Voci dal Braccio della Morte

          Ultimo aggiornamento: 25/01/2009
   

LARRY SWERINGEN – INTERVISTA CON UN CONDANNATO A MORTE

L'inviato di CourtTVnews.com Emanuella Grinberg ha intervistato il detenuto del Braccio della Morte del Texas Larry Swearingen il 10 gennaio, nella Polunsky Prison Unit di Livingston, Texas. Giovedì scorso, Swearingen ha ottenuto una proroga della sua esecuzione, prevista per mercoledì. Questa è la trascrizione della sua intervista.

Il caso:

 La 19-enne Melissa Trotter , nipote di un senatore, sparì l'8/12/1998 da un College nei pressi della città di Conroe in Texas. Larry Swaringen un suo conoscente con un modesto precedente penale, fu una degli ultimi ad averla vista il giorno della sparizione. E' stato subito sospettato e 3 giorni dopo arrestato con una scusa (violazioni del codice della strada).

 Dopo 25 giorni dalla sparizione, il corpo della ragazza, strangolata, è stato trovato in un bosco. Larry Swaringen, 37 anni, è stato condannato a morte nel dicembre 2000 per l'omicidio di Melissa Trotter. La giuria ha creduto alla dottoressa Joye M. Carter che nel referto autoptico, aveva scritto che il corpo della vittima era stato abbandonato nel bosco 25 giorni prima del ritrovamento. Partendo da questa affermazione, l'accusa, nel corso di un processo fortemente pubblicizzato per la posizione sociale della vittima, è riuscita a far condannare l'imputato utilizzando prove indiziarie non determinanti.

 Recentemente tre esperti hanno eseguito nuove perizie secondo cui, per il perfetto stato di conservazione degli organi interni della vittima ed altri elementi a suo tempo rilevati e documentati, il corpo poteva essere stato abbandonato nel bosco non più di 10-14 giorni prima del ritrovamento. Dunque in un periodo in cui Larry Swaringen era già in carcere.

Il 31/10/2007 la dottoressa Carter ha rilasciato una dichiarazione giurata in cui concorda con le altre perizie ammettendo esplicitamente che la sua affermazione del 2000, basata su rilevamenti parziali, era errata. Inoltre nel processo accusa e difesa non hanno ricordato che Melissa negli ultim giorni aveva ricevuto telefonate di un sadico (una persona sconosciuta, diversa da Larry) che le preannunciava una fine simile a quella che ha fatto effettivamente; sulla ragazza sono stati trovati peli pubici maschili, il cui DNA non e' quello di Larry; sotto le sue unghie c'era sangue che non e' quello di Larry.

Nonostante ciò l'istanza che chiedeva al giudice Fred Edwards, presidente del processo da lui subito nel 2000, di riaprire il caso è stata respinta l'estate scorsa. In seguito l'avvocato James Rytting è ritornato alla massima corte penale del Texas, la Texas Court of Criminal Appeals (TCCA). Il responso è stato negativo.. Larry e' giunto a 24 ore dall'esecuzione il 23 gennaio 2007; la data dell'esecuzione è attualmente fissata per il 27/1/09.

L'INTERVISTA

COURTTVNEWS.COM: Puoi descrivere una tua giornata tipica nel braccio della morte?

LARRY SWEARINGEN: Una giornata tipica? Dormo molto. Lavoro al mio caso, scrivo ai miei avvocati. Cerco di trovare gente che mi aiuti, e lavoro, ecco tutto.

CTV: Come passi il tuo tempo?

SWEARINGEN: Leggo, o scrivo.

CTV: Ricevi mail da stranieri o ammiratori?

SWEARINGEN: Ammiratori? Beh, c'è qualcuno che potrei chiamare così, ma non rispondo a questo tipo di persone. Questa (che mi sta accadendo) non è una cosa che mi rende orgoglioso. Non è qualcosa per cui debba essere glorificato. La gente ha gruppi su tutti e su ogni cosa, ma questo non mi interessa. Non è per me. Io scrivo a quattro persone.

CTV: Chi sono?

SWEARINGEN: La mia famiglia e mia moglie, e ho un buon amico in Australia . E' tutto. Nessun gruppo.

CTV: Quali sono le cose che ti mancano della vita fuori?

SWEARINGEN: I miei ragazzi. E' tutto. I miei ragazzi. Tutto il resto è irrilevante; mi mancano i miei ragazzi, mio figlio, mia figlia, ecco cosa mi manca di più.

CTV: Com'è la relazione con i tuoi figli?

SWEARINGEN: Come ci si può aspettare, immagino. Non è la relazione perfetta, ma vengono qui, ci scriviamo e facciamo il meglio che possiamo. Sono in contatto con i loro insegnanti. Mi faccio sempre portare le pagelle e i voti. Cerco di fare quello che farebbe chiunque in questa situazione per partecipare alla vita dei suoi ragazzi.

CTV: Come sei cresciuto?

SWEARINGEN: Ero un figlio dell'esercito dall'età di 10 anni, giravamo molto, poi il mio vero padre è morto. Nell'81 mia mamma ha sposato il mio patrigno, e abbiamo continuato a girare. Così non sono cresciuto in nessun luogo in particolare.

CTV: Com'è stato crescere senza un padre?

SWEARINGEN: ho avuto un padre. Non è la storia di un povero orfanello. Il mio patrigno è stato mio padre. E' stato il mio migliore amico e il mio miglior sostenitore. Ho molti argomenti per dimostrarlo. Il Signore mi ha benedetto con due padri, non solo uno. Voi sentite sempre storie dell'orrore su patrigni e matrigne, ma non è stato così per me. E' stato il mio migliore amico e il mio miglior sostenitore. Non sono cresciuto senza un padre. Ho avuto un padre.

CTV: Puoi ricordare quali sono stati i tuoi momenti più felici?

SWEARINGEN: E' difficile scegliere, non me ne viene in mente uno in particolare. Mio figlio, vederlo nascere, e mia figlia, vederla nascere, questi probabilmente sono i due ricordi più belli che mi vengono in mente. Non so se lei ha figli, ma è così, è qualcosa che non si può cambiare.

CTV: C'è un momento particolare della tua vita che considera come una svolta?

SWEARINGEN: Non c'è un vero e proprio punto di svolta. Ho fatto degli errori nella mia vita, e se ci sono uomini o donne che vengono a dire di essere senza colpa, e di non avere mai sbagliato niente, mentono. Ho fatto degli errori e sono il primo a dirlo, ho sbagliato, ho fatto molti sbagli. Penso che un punto di svolta possa essere quando ho iniziato a usare steroidi. Senti questi campioni sportivi e atleti che ne parlano e dicono che non fanno niente. Balle. Ti fanno andare fuori di testa, ti cambiano la personalità. Guardandomi indietro adesso, sono sorpreso del fatto che la mia famiglia mi parli ancora. Mi sono comportato in modo orribile. A volte entravo in un locale con i miei amici o mia moglie o qualche altro, e cercavo il tipo più grosso, e lo colpivo sulla bocca. Chiedevo: “vuoi venire fuori'?” perché ero un duro. Ti fanno sentire invincibile , ecco cosa ti fanno. Questo probabilmente è stato l'errore peggiore che abbia mai fatto nella vita.

CTV: Conoscevi la vittima del caso? Cosa ti attraeva in lei?

SWEARINGEN: Non era un'attrazione. Eravamo amici. Non c'entrava il sesso, e la gente non l'ha capito. Sto cercando di essere educato. Non era una cosa così. Giravamo insieme. Era divertente. La mia ex moglie era più vecchia di me, così non facevamo tante cose insieme. Non sto dicendo che non la amavo, perché la amavo, ma solo che non facevamo tutta una serie di cose, mentre Melissa era più giovane di me. Andavamo alla spiaggia. Andavamo e giocavamo a putt-putt golf, o a qualcosa d'altro. Correvamo solo in giro, e facevamo qualcosa. Non era, non era una cosa di sesso. Non era quel tipo di rapporto.

CTV: Com'era lei?

SWEARINGEN: Le piacevano gli animali. Le piaceva leggere. Non la conoscevo abbastanza per poter dire era in questo modo o in quest'altro. Ci si salutava “Ehi! Che stai facendo?”. Non ci vedevamo tutti i giorni. Era una ragazza carina. Non so come spiegarlo. Era solo un'amica gentile.

CTV: Quindi non l'hai uccisa?

SWEARINGEN: No. Il DNA sotto le sue unghie non era mio. Hanno trovato peli pubici, hanno detto che l'ho violentata, ma non erano miei. Hanno montato su l'accusa, non erano miei. E' così semplice. C'era sangue di un uomo, ma non era mio. Quello che è successo è successo. Non posso farci niente. Tutto quello che posso sperare è che gli avvocati siano così bravi da trovare una soluzione. Altrimenti, siamo in un mondo di merda. Può sorridere, non è un problema. Avrei potuto provare ad ottenere la grazia ed andare a casa, ma non confesserò un crimine che non ho commesso. C'è un momento per tutti in cui bisogna decidere cosa fare e accettare le conseguenze. Non mi prenderò la colpa di un delitto che non ho commesso. Potrò rubarti la macchina, truffarti, farti entrambe le cose e anche altro, ma uccidere qualcuno no. Questo no, non sono io. Non voglio dire di non essere un tipo rissoso perché lo ero. Sono il primo a dirlo. Ma sono cose come queste del mio passato che hanno portato a conclusioni sbagliate.

CTV: C'è qualcosa che tu o qualcun altro avreste potuto fare quando eri giovane che ti avrebbe evitato di finire qui?

SWEARINGEN: Yeah, probabilmente mi ha fregato il sesso. Se non fosse arrivato mio figlio, probabilmente sarei andato al college e le cose sarebbero andate in modo diverso. Ma come ho detto prima, bisogna assumersi la responsabilità del proprio passato. Nessuno mi ha costretto a fare niente. Ho preso da solo le mie decisioni. A 13/14 anni facevo quello che volevo, e non mi curavo di niente di quello che mi dicevano. Devi solo accettare quello che è successo. Ci sono delle cose del mio passato che avrei potuto usare come attenuanti. Ma non l'ho fatto, non le ho usate come alibi. E' successo. Non ci posso fare niente. Ma non ho voluto usarle come scuse.

CTV: Puoi farci un esempio?

SWEARINGEN: Ho subito abusi da un parente, lasciamo stare i particolari. Sono cose di cui un ragazzo non vuole parlare. E' successo, non posso farci niente. Ho scoperto in seguito che anche questa persona aveva subito abusi da parte di uno della famiglia. Per fortuna questa catena è stata rotta. Mio figlio non subirà niente di questo tipo. L'unica cosa di cui deve preoccuparsi è che mia mamma non lo prenda a calci nel sedere. E' un buon ragazzo, se la sta cavando bene. Sembra me, ma non è come me, e sono contento di questo.

CTV: In che modo siete diversi?

SWEARINGEN: A me piace il country, a lui il rock. A me piacciono gli sport, a lui no. E' il mio ragazzo. Ha 16 anni.

CTV:  Qual è il tuo grande rimpianto?

SWEARINGEN: Non essere stato un genitore migliore. Ho messo due bambini al mondo, e sto seduto qui e li stanno crescendo altri. E non come li avrei fatti crescere io. Mio papà e mia mamma – entrambi i miei papà – mi hanno cresciuto meglio. Quindi non essere stato un miglior genitore, un migliore fratello, zio, cose così.

CTV: Hai scritto tu qualcuno dei tuoi appelli?

SWEARINGEN: Qualcuno sì. Ho chiesto il test del DNA di un agente che ha affermato di essersi tagliato quella mattina, e che il sangue è schizzato in aria ed è finito sotto le unghie di Melissa. L'ho chiesto a tutti quelli che hanno sostenuto cose come questa, che il sangue trovato fosse il loro.

CTV: Perchè non si è affidato subito a un avvocato?

SWEARINGEN: Un avvocato non mi avrebbe aiutato. Gli avvocati texani per la maggior parte si preoccupano solo dei soldi, e nient'altro. Se vuoi fare una cosa, fattela da sola. Ho provato, ho fallito, ho presentato l'appello alla Suprema Corte. L'hanno messo in una cartellina, poi hanno deciso che non avevo argomenti abbastanza buoni. Non sono un avvocato. Ho fatto il meglio che ho potuto.

CTV: Pensa che l'ergastolo sia una punizione peggiore della pena di morte?

SWEARINGEN: Non è per me. Non è una possibilità. Non me ne starò qui in prigione a guardare morire la mia famiglia e i miei amici, e io seduto qui per qualcosa che non ho fatto. Se perdere la vita vuol dire poter stare in pace, ok. Lo farò. Ma non mi prenderò la colpa o accetterò la grazia solo per salvarmi la vita. E ' una tortura. La vita in prigione non è facile. Questo è un mondo a parte. Le giurie pensano che sia tutto facile, e non lo è. Fai il meglio che puoi, ma ci sono volte che ti trovi a fare delle cose che non faresti mai fuori di qui.

CTV:  Mi puoi fare un esempio?

SWEARINGEN: No.

CTV: Sicuro?

SWEARINGEN: Sicurissimo.

CTV:  Ti aspetti che qualche tuo familiare o amico sia presente alla tua esecuzione?

SWEARINGEN: Non li lascerò venire. Non do' una festa. Non vado lì a offrire spuntini e invitare ospiti. Vado lì per essere ucciso. Solo questo. Finirò lì, se deve succedere, che succeda.

CTV: Sei religioso?

SWEARINGEN: Religioso? Dipende da cosa intendi per religioso. Credo in Dio? Sì. Seguo una religione? No. La religione è il motivo per cui siamo in guerra. Se ci pensi, se vai oltre le apparenze, crediamo tutti nello stesso Dio. Nella Bibbia non c'è scritto che se sei cattolico andrai in paradiso prima di un protestante. Che se sei musulmano sei meglio di chiunque altro. Abbiamo tutti un Dio, chiunque sia è sempre lo stesso.

CTV: Cosa pensi che succederà dopo la tua morte?

SWEARINGEN: Mi metteranno sotto terra. Ecco cosa succederà. No, non sarò cremato.

CTV: Credi nella vita dopo la morte?

SWEARINGEN: Sai, non ci ho mai pensato. Se ci fosse la reincarnazione, vorrei essere un cane.

CTV: perché? Di che tipo?

SWEARINGEN: Un grosso cane. Mi piacerebbe essere un San Bernardo[…]. Non ci ho mai pensato, davvero. Ho deciso che non voglio essere cremato, vorrei che le mie ossa finissero vicino a quelle dei miei due padri. E' più economico e non voglio mettere la mia famiglia in difficoltà finanziarie o altri fastidi.

CTV: Hai paura di morire?

SWEARINGEN: Ho paura di morire? No, si ritorna all'inizio. Avrei potuto patteggiare, ma una volta presa una decisione bisogna mantenerla. Puoi approvarla o no. Non si torna indietro. Non si può dire “Hey, ho cambiato idea”. Non funziona così.

CTV: C'è qualcosa su di te che vorresti far sapere alla gente?

SWEARINGEN: Se vi prendete un attimo e date un'occhiata al mio caso con buon senso, capirete che non sta in piedi. Posso piacervi o potete odiarmi, ma non c'è differenza. Datemi una possibilità, vi piacerò. Vedrete che non sono la persona che il Texas ha dipinto. Ma non sono il solo qui dentro. Ce ne sono parecchi. Se andate a vedere i loro casi, specialmente quelli in cui c'entra il laboratorio criminale di Houston, ne scoprirete molti altri. Fatelo.

E guardando indietro, prendetevi il caso di O.J. Simpson. Aveva i soldi per pagare un team di avvocati. Non importava se fosse colpevole o innocente. Robert Blake aveva i soldi per pagarsi un team (attore, imputato di omicidio e assolto, n.d.t.). Michael Jackson aveva i soldi per pagarsi un team. Kobe Bryant anche (giocatore di basket imputato di strupro e assolto, n.d.t.). Scott Peterson non poteva pagarsi un team – guardate dov'è adesso (cameriere di un bar condannato a morte per l'omicidio della moglie incinta ). C'erano molte più prove contro O.J. Simpson che contro quell'uomo. Dipende tutto da chi sa parlare meglio per te. Finchè lo stato dovrà pagare i tuoi avvocati, non avrai mai gente competente a presentare le tue ragioni.

CTV: Hai pensato a quali potrebbero essere le tue ultime parole?

SWEARINGEN: Andrò lì dentro e premeranno il bottone. Finito. Non ci saranno ultime dichiarazioni e non ci saranno testimoni. Come ho già detto, non è una festa. La morte è morte. Non c'è ritorno. Se hai visto una volta la morte in faccia, non la dimentichi. Ho lavorato con i pompieri. Ho fatto delle cose e ho visto la morte. Sono cose che ricordo ancora adesso.

CTV: la morte ti spaventa? 

SWEARINGEN: No, l'ho affrontata presto nella mia vita, quando ero piccolo mio padre è morto, poi è morto il mio cavallo, e poi il mio cane. Così vanno le cose.

Texas Monthly, gennaio 2009

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